L’ultimo DL emesso dal Governo (Decreto Rilancio) ha puntato i riflettori su diversi aspetti della vita dei cittadini e dei consumatori, non ultimo quello del risparmio energetico. Già negli anni scorsi, in verità, gli ecobonus sono stati piuttosto vantaggiosi per coloro che hanno potuto utilizzarli. La novità di quest’ultimo decreto però sta nel fatto che gli sgravi fiscali sono ancora maggiori rispetto alle precedenti Finanziarie, a patto che si rientri in certe condizioni. Vediamo allora come funziona l’Ecobonus 110% del 2020 e come fare per ottenerlo.
I tre macro interventi a cui bisogna attenersi per ottenere l’Ecobonus 110%
Lo scopo dell’Ecobonus 110% è quello di rilanciare l’economia del Paese attraverso l’incentivazione di lavori che vedano come protagonisti il risparmio energetico. Questo significa miglioramento della classe energetica a cui si appartiene e conseguente messa in sicurezza delle abitazioni.
Nello specifico ci sono tre macroaree a cui bisogna attenersi:
- Isolamento termico degli edifici, con riferimento all’involucro esterno (cappotto termico);
- Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti a pompa di calore;
- Sostituzione della caldaia senza abbinamento con il fotovoltaico.
In altre parole: se si vuole installare i pannelli fotovoltaici lo si può fare, ma per ottenere il bonus 110% occorre innanzitutto effettuare la spesa nell’arco di tempo tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. Fino a quel giorno si potrà dunque pensare alla progettazione, senza dimenticare di eseguire in abbinamento almeno uno dei tre macro interventi di cui sopra. Se perciò in associazione ai pannelli fotovoltaici (per fare un esempio) non si aggiungono anche i lavori per il cappotto termico o la sostituzione degli impianti di climatizzazione, il bonus resterà quello degli anni scorsi, cioè al 65%. Per quanto riguarda invece i limiti di spesa, il costo complessivo dei lavori non potrà superare i 48 mila euro per il fotovoltaico (2.400 euro per Kw di potenza) e l’aiuto non sarà cumulabile con altri incentivi pubblici. L’ecobonus 110% si applica anche al solare termico, agli infissi e alle schermature solari, ma a differenza del bonus tradizionale consente di recuperare il beneficio fiscale in cinque rate anziché in dieci.
Per saperne di più il consiglio è di leggere attentamente il Decreto Rilancio pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed attivo dal 19 maggio 2020.
Chi sono i beneficiari del bonus 110 e come richiederlo
Potranno usufruire di questo incentivo per la riqualificazione ed il risparmio energetico tutti coloro che effettueranno interventi su condomini o abitazioni singole: persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, Istituti Autonomi Case Popolari (IACP), cooperative di abitazione. Sebbene all’inizio si fosse deciso che le seconde case dovessero essere escluse dall’incentivo, in effetti poi non è stato così, per cui via libera anche agli interventi sulle abitazioni non principali. Ovviamente i requisiti dovranno essere certificati. Bisognerà poi munirsi di svariati documenti:
- Via libera del condominio sulle parti comuni;
- Visto di conformità da parte dei commercialisti o CAF;
- Attestato di prestazione energetica (Ape) rilasciato da un tecnico abilitato che certifichi il miglioramento di due classi energetiche rispetto alla vecchia, prima e dopo i lavori.
I dati vanno comunicati in maniera esclusivamente telematica sia all’Agenzia delle Entrate che all’Enea. Sono previste sanzioni piuttosto salate per chi rilascia documentazioni false, dai 2 mila ai 15 mila euro. Le procedure di verifica spetteranno al ministero dello Sviluppo Economico. Resta infine ancora incerto il ruolo che avranno gli istituti bancari in questo contesto: non si sa ancora, infatti se dovranno accettare per obbligo o meno il credito. Per ulteriori informazioni si possono monitorare i siti web dell’Agenzia delle Entrate, dell’Enea e del ministero dello Sviluppo Economico.